1944
Ad Ussolo in Val Maira,
un pilone votivo affrescato,
una borgata, una casetta e un letto
gli aghi caduti dai larici. Tra i pascoli
bianchi, in un mondo di ciechi, due ciechi.
È il giorno di Santo Stefano, il primo martire, il linciato.
L’esercito non ha radar così ci hanno stipati qui dentro
così ci hanno stipati qui dentro
ad ascoltare le strade del cielo,
ad ascoltare la guerra che ci corre di sopra,
ad avvertire la contraerea, il comando.
A terra, paglia e stoviglie. Nel respiro
le pecore, le capre, la carne. In alto,
lassù, strepitano i bombardieri
dalla Francia verso le città
dell’Italia.
Noi non vediamo
e non vogliamo combattere
ma vogliamo volare
oltre la linea di confine,
oltre la linea della schiena,
e ci sfioriamo piano,
ci tocchiamo lenti,
lungo la linea del collo,
lungo la linea della gola,
poi con coraggio, con timidezza
ben sotto il petto, sotto i vestiti, dentro l’addome.
Scoprendo l’amore
ascoltavamo il rombo degli aerei
passare.
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Pubblicato da Simone Biundo
Simone Biundo è nato a Genova il 16 giugno del 1990. Insegnante di lettere a Genova in una Scuola secondaria di primo grado, è editor della rivista «VP Plus», il quindicinale online dell’Università Cattolica di cui è anche SMM. Ricercatore di storia dell’editoria e critica letteraria ha pubblicato "Un altro acquario: Vanni Scheiwiller consulente letterario" e "L’immagine non contaminabile della poesia»: Biagio Marin". Nel 2020 uscirà la sua traduzione di una selezione di testi del poeta marsigliese Louis Brauquier nel volume "Approdi. Vivremo fino al mattino" curato con Paola Fossa, traduttrice e insegnante all’Università di Mulhouse, per Festa mobile. Con il poeta Damiano Sinfonico, l’attrice e linguista Sara Sorrentino cura la rassegna di poesia contemporanea , poet. – alla libreria Falso Demetrio. Fa parte di Gruppo Limpido, laboratorio di teatro e libera espressione. Alcune sue poesie sono uscite su «Margutte» e «L’Altrove».
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