NON PLUS ULTRA | Le colonne d’Ercole

 

Come se cercasse una via di fuga, il soffio del vento si dimenò pulsante nelle strade. Il suo passaggio gonfiò i panni rigidi al sole e allungò verso il cielo le tende di una finestra. Prima impetuoso e deciso, poi scarico e lascivo, si disperse rapido con uno sbuffo di foglie e polline arancione. L’andirivieni del fiume d’aria calda echeggiava sulle pareti arse dal sole tropicale.
A tratti impercettibile, il turbinio spirava timido e pettinava le fronde della vegetazione cadenzando una sinfonia composita dai rumori delle stradine in cui si snodava. Di colpo protagonista, sembrava combattere la sua stessa fiacca e riunire a sé un impensato respiro per restituirlo con maggiore vigore ai cortili interni delle abitazioni, alzando cartacce e rifiuti di plastica. Quasi a ristabilire la gravità terrena, ogni angolo dell’orchestra tintinnò un’eco confusa. Ne seguì un ritrovato silenzio, le danze vorticose dell’aria si spensero con una flebile, rarefatta, ultima esalazione.Continua a leggere…

Controra | Chiara De Cillis

Uscita dalla doccia, si asciuga alla svelta. Poi, completamente nuda, corre in camera da letto. È eccitata, eccitatissima. Tonino le ha dato finalmente appuntamento alla balera.
Sceglie con cura il vestito da mettere. Quelli nell’armadio li ha cuciti tutti lei: le stoffe a fiori, con grasse margherite bianche o tulipani blu, così come le fantasie geometriche.
Oggi indosserà quello a pois. I pois fanno bene all’amore, come tutte le cose tonde: le pesche, le bocce, le tette.
Non fa in tempo a rivestirsi che piccole gocce di sudore le bagnano l’interno coscia. Le sente scivolare fino alle caviglie mentre indossa un paio di tacchetti bassi, ché sennò non riesce bene a frenare.
Si guarda di sfuggita allo specchio, decreta di essere pronta, e si avvia verso la macchina sfidando la calura insopportabile della controra.

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