Il Menù della Poesia è un progetto di audience engagement nato nel 2010 per promuovere e diffondere la cultura in tutta Italia tramite la poesia e l’arte teatrale in contesti non convenzionali. Il 23 marzo saranno in Barriera di Milano, per presentare l'itinerario d'ascolto TRACCE DI BARRIERA, con testi dei poeti del quartiere e musiche degli ANIMALI GUIDA
Autore: Marta Zanierato
La crisi della cura | Per una società del welfare
Nel corso degli ultimi decenni, le nozioni di benessere sociale e di comunità (welfare) sono state accantonate e sostituite con quelle di resilienza, miglioramento e benessere individuale (wellness). A promuoverle è stata l’industria della “cura di sé” (selfcare), che riduce la cura a mero prodotto di consumo a beneficio personale, offrendo così un rimedio tanto insufficiente ai problemi contemporanei quanto malsano.
Tu credi ai Ghostwriter?
Nel campo del ghostwriting, come in altri mestieri e professioni in cui possono crescere dei liberi professionisti, capita spesso di scontrarsi con la disinformazione dei più che non conoscono i tempi e i meccanismi di lavoro che stanno dietro le quinte di una professione.
Mᴏʟɪɴᴏᴘᴏʟʏ
Il gioco in cui si compra, si vince e tutto si rischia di perdere
Né carne né pesce | Marta Zanierato
Salutiamo gli ultimi clienti, sistemiamo le sedie sui tavoli, poi infiliamo le giacche e fingiamo di incamminarci verso casa. Non appena le luci del locale si spengono, però, torniamo indietro, sgattaioliamo in sala da pranzo e buttiamo lo sguardo attraverso l’oblò della porta della cucina. Perché Nora, ogni martedì e ogni domenica sera, rimane al ristorante da sola e fa una cosa.
Torino per il futuro
Ieri, 27 settembre 2019, c’è stato il terzo sciopero per il clima e il numero di persone che si è presentato per sostenere il movimento di Friday for Future ci ha sorpreso e commosso. Ho raggiunto al telefono Roberta, attivista del collettivo Extinction Rebellion, per sapere com'è andata.
Il museo dell’inosservanza
Quello della frammentazione sembra sia una strategia perpetuatasi da trent’anni a questa parte che, con occulta lentezza, ha trasformato, e trasforma tuttora, una particolare identità di Torino.