Dieci minuti dopo uscì. Giuliano era seduto su una sedia coi gomiti appoggiati al tavolo, a petto nudo e in mutande. La bottiglia di amaro era vuota. Chiese a Elia perché fosse stato tanto al cesso. Lui rispose che non si sentiva bene, aveva le vertigini e il voltastomaco. Eleonora non era ancora uscita dalla stanza; la voleva vedere, abbracciare, sentire le sue labbra morbide sulla faccia, sul collo, sulla fronte, lasciarsi toccare, venirle su un fianco, e andarsene, a piedi, solo e aspettando lo schiarire del cielo e il cinguettio delle rondini. Si sarebbe calato dalla finestra se solo avesse avuto tra le mani una corda.
Autore: Andrea Pauletto
Sono un autore Lombardo di racconti brevi.
I miei racconti sono apparsi su “Narrandom”, “Risme”, “Altri animali”, “Il loggione letterario”, “Oblique”.
Sono stato finalista al premio 8x8 just one night (Roma) 2019.
Sono arrivato secondo al premio “Dal borgo AltrOve” (Puglia) 2020, e terzo alla prima edizione del premio Italo (Calabria) 2019.
Vivo tra Como e Milano.
Colla di pesce | Andrea Pauletto
Romualdo era disteso sul letto con le braccia lungo i fianchi. I muri della stanza erano spogli, non un quadro di santi e nemmeno una croce di legno o metallo a rappresentare l’orientamento religioso del padrone di casa, a parte la parete dietro il letto: rivestita quasi per intero da fogli spessi che immortalavano personaggi nati dalla matita di un artista preciso, attento al dettaglio, brillante.