La striscia satirica di Giannino Dari
Mese: ottobre 2021
La Whiteness come dispositivo di controllo
La whiteness è una categoria parassitaria e relazionale che non esisterebbe senza la definizione di che cos’è “altro” per il gruppo dominante e funziona come un negativo, per contrasto.
Il racconto concreto di Gaia Ginevra Giorgi
Recensione di "Racconto concreto" di Gaia Ginevra Giorgi e Demetrio Cecchitelli (Oceani, 2021), a cura di Isidoro Concas
Millenovecentonovantacinque | Riccardo Frola
Ma il cane magro che sguazzava ieri sbattendo con la testa fra i bidoni pieni di organico e la cresta alzata ti ha scoperta tra i doni della strada a sgusciare impazzita da una frattaglia
La lunga strada di cemento | F. Cane Barca
E poi finisce improvvisa la nebbia e lei mi afferra, finisce la galleria in una notte stellata. Lei mi ha preso. Afferrato prima di finire giù. Mi ha catturato prima, a bordo di in un dirupo la cui fine è invisibile. La nebbia a farci vedere la fine della lunga strada frantumata. Tagliata. Una gran vallata davanti a noi. Il vuoto. I monti bellissimi attorno.
Biennale Demagogia
La striscia satirica di Gianninə
Il Maestro e Margherita | Radiografia di un amore vero
Recensione de "Il maestro e margherita", graphic novel di Riccardo Cecchetti e Simona Caprioli (El Doctor Sax, 2021) a cura di Davide Galipò
Consolatio | Un mistero che sonnecchia sotto le coperte del quotidiano
Recensione di Isidoro Concas di "Consolatio" di Davide Bava (Radiobluenote Records, 2021)
Sibilla | Zahira Ziello
Altrove, si piange quel che non si ha, qui si dice solo sì.
𝐼𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑢𝑡𝑜𝑝𝑖𝑐𝑜
Molto spesso, immaginiamo il corpo come l’eterotopia per eccellenza: il luogo – cioè – prediletto e al contempo il confine dell’essere umano, il nostro “qui e ora”; limite invalicabile e immenso, non lascia spazio ad altro che non siano i bisogni puramente fisiologici, in una netta distinzione tra corpo e mente, com’è tradizione in Occidente, come se il nostro corpo dovesse automaticamente negare ogni utopia e viceversa. Se travalichiamo questa separazione, però, scopriamo che il corpo potrebbe essere, dal punto di vista non solo strettamente biologico ma anche filosofico, il tramite per un altrove. Ed ecco allora che, per essere utopia, basta avere un corpo.