MATTATOIO N. 6 | Open call artistə per uscire dal silenzio
Oggi che assistiamo a un nuovo bombardamento, vogliamo trovare le parole per raccontare l’indicibile, a partire dalle esperienze dirette dei testimoni che hanno visto e scritto.
Oggi che assistiamo a un nuovo bombardamento, vogliamo trovare le parole per raccontare l’indicibile, a partire dalle esperienze dirette dei testimoni che hanno visto e scritto.
Operare una magia significa rendere visibile l’invisibile. Il mago, come il cyborg e lo psiconauta, accede a regioni dello spirito, sfere parallele diverse e coesistenti alla cosiddetta realtà, e torna sulla Terra armato di ciò che ha visto e ha ottenuto in questo commercio con l’oltre-mondo per operare così il cambiamento che desidera. Questo potere sciamanico, oggi, può essere esercitato dallo scrittore illuminato.
Sono passati 45 anni da quando – era il 1978 – Franco Basaglia, dopo avere assunto la direzione del manicomio di Gorizia e avere iniziato un laboratorio senza eguali in Italia, che metteva pazienti e operatori sanitari sullo stesso piano, diede il suo nome alla legge 180, che di fatto chiudeva per sempre una pagina di sofferenza e isolamento della malattia mentale per riportarla nella società, da dove proveniva, e non relegandola ai confini del visibile. Nella società contemporanea, l’ideologia manicomiale sta tornando. Non nelle mura dell’ospedale, ma nella farmacologizzazione massificata.
Resistere all’omologazione, così come all’emarginazione in una nicchia qualsiasi di mercato, è ancora la nostra sfida. La classe lavoratrice può raccontare la sua storia, mutando l’orizzonte possibile e provando a cambiare le regole del gioco. Per arrivare, un giorno, a poter dire vittoriosi che “la musica è cambiata.”
Cosa significa essere antifascisti oggi? Innanzitutto, comprendere che tutto è politica e che dalle nostre azioni dipendono le sorti di migliaia di persone.