Bambolotto di pezza | Francesco Quaranta
Io sono morbido, l’ho capito col tempo, mi deformo per fare posto agli altri, piego la testa su cui questi bellocci impettiti camminano. Incasso i colpi, le cadute, i rifiuti. Mi schianto sui muri come un pupazzo del crash test e mi rialzo senza cambiare espressione. Però non significa che non soffra. Non significa che non possa far soffrire.