Oh, allora questo idioma lo costringo, lo stringo con la man d'un raginar ch'è solo, a far battaglia all'infezione mai espressa d'un pensiero rattenuto in testa
Tag: lingua
Di grazia | Helen Esther Nevola
Vi è stata mutazione d'ispecie: il disincanto è avvenuto.
Vedei | Noemi De Lisi
Il pullman si accende, la città nuova comincia a scorrere dietro di loro, una scia in frantumi che li riporta solo a pezzi, capelli, sudore, unghia, sputo; non è in grado di trattenere niente al loro passaggio, non è fatta di materia, quando si attraversa non si modifica, non si formano le crepe, non si scortica per risanarsi attorno ai loro corpi, non si addensa, evapora nel freddo secco.
Fiori estinti
Elegia all'Europa
L’assedio dell’aria
In che modo i poeti di strada potrebbero ridefinire le periferie cittadine
Al servizio della Poesia
Se la poesia è rivoluzione, deve essere la poesia al servizio della poesia?