Arduo intendersi ove vita e uomo
più non si congiungono,
ove idioma si frantuma, cade a tonfo di pomo
incavando una voragine d’inferno
qui, nel mondo tumefatto di cuori tanto spenti
che pure ‘l mio parlare morsica la lingua e strappa denti.
Oh, allora questo idioma lo costringo,
lo stringo con la man d’un raginar ch’è solo,
a far battaglia all’infezione mai espressa
d’un pensiero rattenuto in testa,
ruminando sillabe, e timor e sospetto sospirando.
Ohimè, però, arduo intendersi ove uomini
idiomi diversi, simili sottili hanno,
ove ‘l Verbo è seppellito da un fragor di chiasso…
Ecco! ma dal fracasso ctonio
repentino un sentimento
che passo per passo a turbine d’ascesa
mi si gonfia dentro e spezza
un idioma ch’è del mondo,
per donarmi un silenzio ch’è del cielo.
