Un uomo molto grasso seppellisce
una lampada in pelle di zebra:
la si ricorda anche così la vita
sempre sull’orlo (e quasi mai finisce).
Cessa l’interferenza e tutto è chiaro.
Un altro video parte. Un campo lungo;
tre ragazzini distesi sul letto;
la stanza è molto grande – e se è domenica
di video in video amplierà i suoi confini.
La crederai un oceano sotterraneo.
II
La luna è un vassoio d’argento
sul quale è posata una fetta
di carne – e tu mi scriverai piangendo?
Mostrando il tuo sesso all’armadio
aperto?
III
Desiderò scomparire. Si fece
portare nella camera mortuaria
di un ospedale sulla Nettunense.
Diede disposizioni affinché l’aria
gli venisse sottratta gradualmente –
e il suo corpo donato alla varia
umanità del posto. Lo mangiarono.
Mixaggio di Elena Cappai Bonanni
Base: Free Sound
Opera di Ruslan Matyuk
Un pensiero riguardo “Ospedale sulla Nettunense | Tre inediti di Gabriele Galloni”