emigrando direttamente dentro il verso che gestisce il ritmo del sonno in induzione evapora la forza senza dissolverla ma con potenza la liscia allungata inviolata verginea pateticamente sfiorata dai polpastrelli di riga in riga di spazio in spazio
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E ~ Equilibrista
se scivolassi in un eterno cadere, ammutolito dal vuoto surreale cui non segue schianto o cratere, c’incontreremmo nell’eterea agonia fluttuante; ma dall’istante in cui caddi negli abissi dei suoi torbidi occhi verdi, profondi, freddi come l’onda che mi spinse all’armonioso salto, eccomi libero, nell’azzurro nulla in cui mi libro, in cerca d’un appiglio, in cerca d’equilibrio.
D ~ Dualismo
Sollevava – Dualè scatoline e sacchetti pacchi già visti – Dualè custoditi nella memoria
S ~ Sogno
Si dice che quel sogno è oggi morto. Si dice che non esiste più il proletariato. Eppure io lo vedo.