In questo mondo si entra dal computer. Meglio se da un computer protetto da una password. Non usava il suo vero nome, in chat, perché così era sicura di essere contattata da persone vere, che non le chiedevano di cantare, ma di mettersi in bocca una pallina di gomma, restare stesa sulla pancia con il solo permesso di piangere, legata a un tavolo di legno robusto.
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Il grande sogno
Nessuno le aveva mai detto che i sogni avrebbero avuto l’odore della merda. Gena si sta lavando il culo nel lavandino, guarda Mauri ficcarci le mani dentro e tirarle fuori, lavarle. Sono trenta capsule marroni di merda. Mauri è freddo, le lava facendole tornare bianche come la cocaina che contengono.
Lettera agli esclusi
Vorremmo che il nuovo corso di «Neutopia» si orientasse agli esclusi, a chi fino ad ora non ha avuto modo di giocare. Tornando all'animale che non può più essere tenuto a bada.