Strani soli | Un tuffo dove l’apocalisse è più flou
Recensione di “Strani soli” di F. Cane Barca (Zona42, 2021)
Recensione di “Strani soli” di F. Cane Barca (Zona42, 2021)
Distante anni luce da qualsiasi modo normale di vivere, di intendere e volere, da qualsiasi discorso terrestre o pseudo-umano, vaga fra immagini pop e gotiche allo stesso tempo, esplosioni di colore liquido, neon, colori primari lampeggianti e oscure guglie di pietra immerse nella nebbia.
Era una città distrutta, dove i cani girovagavano in cerca di cadaveri e i gatti miagolavano drammaticamente. Mozziconi di colonne mostravano la nudità degli interni, sventrati, e la luna minacciosa la si scorgeva dai tetti sfondati, un colpo di grazia alla tempia della vittima.
Recensione di “Alter” (Vydia Editore, 2019) di Christian Sinicco. A cura di Davide Galipò
Vorrei fare due passi, mi diceva fumando sul ponte di poppa. Lo diceva ogni volta in cui avvistavamo la costa. La cenere svaniva nella scia della nave e Gustave ripeteva:
Solo due passi.