Get up, stand up. Una storia d’amore | Andrea Frau

Il fatto che lui uscisse con una ragazza italiana non era visto di buon occhio dalla famiglia, genitori in testa. Jin si vedeva con l’italiana magra, come la chiamavano i suoi, dopo lavoro. Rimanevano a chiacchierare in macchina anche fino all’alba. Quando bevevano un po’ più del solito lei provava anche ad abbozzare qualche frase in mandarino, per lei era facile parlare d’amore, perfino in quella lingua straniera, lui invece faceva fatica, non aveva ancora trovato una lingua adatta ai suoi sentimenti.

Adesso prendi il viola | Giovanna Cinieri

Come un buco nero che piega la luce, e di quella restituisce solo echi, Maria ha il sentore di riuscire a fare altrettanto con le cose della vita, risucchiarle e farle finire altrove, e di arrivare finanche al piegamento dei campi magnetici quando al posto di avere Livio, avvicina a sé altri uomini, per il solo desiderio di congiungersi con loro, e terminare quel processo che inizia quando crea.

I confini della solitudine | Francesco Gallo

Ed ecco che scopriva cosa realmente gli veniva a mancare: un punto fermo di riferimento, la certezza dell’esistenza nel mondo di una persona che sarebbe disposta a tutto per lui, anche ad andare oltre quel confine. Quella sconfinata generosità che, se si ha la fortuna che Mikael ebbe, si ritrova in due persone in tutta la propria vita, delle quali un bel giorno la vita stessa ti priva. A Mikael la vita aveva già presentato il conto, e come resto una terribile solitudine.