Dal ritorno all’ordine alla “vergogna” della poesia | Intervista a Marco Giovenale

Se esiste un antidoto alla banalità, risiede nel lavoro di ricerca sul testo. Contro una determinata deriva sentimentale o un certo impegno da copertina si è sempre scagliato Marco Giovenale, che con “Esiste la ricerca” ha riportato in auge il dibattito sulle avanguardie e sul ruolo della ricerca nella scrittura. Ne abbiamo parlato con il diretto interessato.

Il poema eroico femminile | Un estratto da “Figlie del sé. L’epica rivoluzionaria di Amelia Rosselli e Patrizia Vicinelli” di Marzia D’Amico 

È possibile ravvisare nell’opera poetica di Amelia Rosselli (1930-1996) e Patrizia Vicinelli (1943-1991) un esempio di scrittura epica moderna? A questa domanda risponde Marzia D’Amico, ricercatrice che lavora sulla poesia femminista verbivocovisuale, con il libro “Figlie del sé. L’epica rivoluzionaria di Amelia Rosselli e Patrizia Vicinelli”, edito da Mimesis, un contributo al dibattito sul ruolo che ha avuto la letteratura femminista nel panorama poetico italiano.

Contro il presenzialismo | Tendenze per una nuova avanguardia

Con il termine «presenzialismo» s’intende l’attitudine contemporanea a recitare un testo interpretandolo e facendolo proprio. Prosecutori di questa attitudine, i poeti della scena orale e performativa sembrano ricondursi a questo filone. I loro testi, però, non sembrano accogliere particolari sperimentazioni. Interrogandoci sul testo poetico come «dispositivo», cerchiamo di individuare gli elementi riconoscibili di una nuova avanguardia, dal Liminalismo alla Glitch Poetry.

Dal dripping allo zapping

Di recente, il Gruppo d’azione poetica SALINIKA ha redatto un articolo – Da Dante alla performancenel quale si spiega come la delegazione della parola poetica alla sola pagina scritta equivalga a costringerla ad una marginalità rispetto al ruolo specificatamente orale che le sarebbe proprio. A questo punto non rimane che indagare quali siano – o quali potrebbero essere – le implicazioni generali di una poesia moderna e contemporanea sul versante della scrittura. Del resto furono i futuristi russi, per primi, ad accorgersi delle potenzialità della parola poetica sganciata dalla pagina, traendone un’esplosione sonora e immaginifica allo stesso tempo.
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