Versi dal passato e proiezioni del futuro | Una lettura dai “Cantici Elettrici” di Charlie D. Nan

Charlie Nan, perfettamente cosciente di vivere nell’epoca della post-verità, nella sua prima opera, “Cantici Elettrici” (Edizioni del Faro, 2023), sembra suggerirci di recuperare i versi del passato e di sovrapporli alle immagini della TV, della radio, del cinema, del web, per ricavarne qualcosa di nuovo e dirompente. Una raccolta di poemetti epici per tempi apocalittici dall’inventore dell’Elettrofuturismo.

Dal dripping allo zapping

Di recente, il Gruppo d’azione poetica SALINIKA ha redatto un articolo – Da Dante alla performancenel quale si spiega come la delegazione della parola poetica alla sola pagina scritta equivalga a costringerla ad una marginalità rispetto al ruolo specificatamente orale che le sarebbe proprio. A questo punto non rimane che indagare quali siano – o quali potrebbero essere – le implicazioni generali di una poesia moderna e contemporanea sul versante della scrittura. Del resto furono i futuristi russi, per primi, ad accorgersi delle potenzialità della parola poetica sganciata dalla pagina, traendone un’esplosione sonora e immaginifica allo stesso tempo.
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