Bentornati alla Hit Mania Spoken Word Music targata Neutopia. Saremo in compagnia dei 12 cavalieri dello Zodiaco, della perfezione di un dodecaedro, delle 12 ore del giorno e delle 12 ore della notte, dei dodici apostoli, della sporca dozzina, dei 12 soldati della smorfia napoletana e dei 12 maledetti pezzi di canditi che troveremo nella nostra fetta di panettone industriale, prodotto con uova di allevamento a terra, in un’azienda che quest’anno ha messo in cassa integrazione i lavoratori che non mangiano uvetta.
1. Di noi stessi e di altri mondi, Tutto lascia traccia
A loro il podio dei più spoken di tutti, di quelli fedeli alla linea e soprattutto i provinciali che non fanno nulla per nasconderlo. Siete la mia crash dell’anno, vi auguro di conquistare tutti gli altri mondi possibili. Sono i Di noi stessi e di altri mondi con Tutto lascia traccia, anche il non esserci.
2. Jassies, Frigorotto
Sono le 23, stai bevendo gin tonic, con del gin scadente in un locale del centro storico e tu vorresti essere a Copacabana ed avere come unico problema il ghiaccio, ma hai il Frigorotto e ascolti i Jassies e procrastini i tuoi impegni da adulto affaticato e ti abbandoni alla notte e pensi a tutto il ghiaccio che il tuo corpo può contenere.
3. Jonida Prifti, Sorella di confine
È il suo anno d’oro, a 360° la troviamo allo Strega, in libreria, nei club, al supermercato, alla fila all’ufficio postale, al casello autostradale, ai festival, alla voce, alla produzione e soprattutto al confine che abbiamo deciso di valicare. Ad accoglierci la Sorella di confine: dopo la sua prova di poesia sonora con gli Acchiappashpirt, Jonida Prifti torna a stupire con le produzioni elettroniche di Donato Dozzy.
4. Colli ft. DOSR, Controfigure
Non può mancare la quota pop rap, quella che ti fa ondeggiare il capo e le ginocchia e diventi un pupazzetto da specchietto retrovisore. Alla fine tutti subiamo il fascino della canotta da basket, un po’ Nike, un po’ catenaccio, e non c’è nessun Nereo Rocco che possa tenere. Non hanno nessuna controfigura nel loro album Escamatoge, uscito per l’etichetta torinese Radiobluenote.
5. ILPALESECHEAMO, Tutti morimmo a Trento
Loro li amo palesemente sempre, senza nessuna esclusione di colpi. Tutti nella vita prima o poi moriamo, immaginate se morissimo tutti a Trento? Ma non serve immaginarlo, loro lo hanno reso reale, poetico e senza riserve. Ci invitano a piazza Dante, ci vediamo lì, chi prima arriva prende posto.
6. Eterea Noise, Radio Tunnel
Radio tunnel non è ancora un album, ma un progetto performativo di Eugenia Delbue e Caterina Dufi, aka Vipera, in collaborazione con con l’etichetta ZPL – Zoopalco Poetry Label, che al momento è solo in versione live. Sediamoci e mettiamoci in attesa di poterle ascoltare a ripetizione nelle nostre giornate claustrofobiche.
7. ORA, Comandi
Non sono mai andati via e ORA sono qui. Distribuiamo i visori, mettiamo in stand by il nostro fare quotidiano e andiamo ad hackerare il sistema, quello che temiamo alla fine è solo quello che non affrontiamo. Un codice è più forte di un comando, una parola è indistruttibile.
8. RISORSE UMANE, Dovresti ascoltare i Diaframma
Ognuno di noi dovrebbe ascoltare l’album Siberia dei Diaframma e ce lo ricordano quelli di Risorse Umane, la mia scoperta di questo dicembre troppo assolato per rinascere inverno. Voce da documentario americano su come perdere peso con un intervento e mood da bicicletta e birretta. Non dimenticate mai di rispondere alle domande.
9. Joaquim Merdavic, Lo strano effetto
Maciste di nome e di fatto, con il loro strano effetto alzano i giri e con la batteria non perdono mai un colpo. Tutti con le mani in alto siamo un bersaglio mobile sotto il loro palco, un po’ come quando sei a pogare a un concerto dei Bull Brigade. Chi non salta dubita, tanta merda merda merda (cit.).
10. di | ca | de, Qualsiasi punto è buono
Fermi tutti, loro sono più di tutti gli altri e vi consiglio di acquistare la loro cassetta in edizione artigianale, /abissi, perché con la scritta in copertina scritta con la Dymo, mi hanno portato indietro a quando ero felice. Sono tre, sono bravi, sono fichi, sono tutto quello che vorreste essere. Vi porto nel loro abisso.

11. Mirko Vercelli e Maltempo Collettivo, Ringhiare al buio
Il giorno di Santa Barbara, il 4 dicembre, c’è stato Maltempo e in un soffio è arrivato il sereno a Vercelli. Tutto è diventato verde ed essere sola mentre scrivo, adesso, non mi fa paura, tanto quanto la solitudine che si possa provare nel non essere ascoltati. Armatevi di una valigia per portare Gli strumenti della solitudine.
12. LENORE, Per non aver commesso il fatto
Fresco come il latte appena munto in una malga spersa per il cosmo, l’album dei Lenore chiude elegantemente l’anno. Come l’acqua bolle, così la voce di Valeria Rocco ci ricorda che è stato compiuto il misfatto. Per l’ascolto munitevi di benzocaina da spalmare sul vostro corpo. Vado a disseminare poesia e a voi che siete i giudici, vi prego, non ho mai compiuto il fatto, tenetene conto.
Al prossimo anno, saremo più poveri e meno giovani.
