Il saggio di Houria Bouteldja – attivista antirazzista e nota teorica franco-algerina – ha scelto questo termine, “maranza”, volutamente spregiativo, per rendere comprensibile al pubblico italiano il francese “barbares”, pubblicato dalla casa editrice DeriveApprodi. Se, dagli Stati Uniti di Trump e Musk all’Italia di Giorgia Meloni, la destra sembra avere stilato un patto «razziale» con il proletariato bianco, è proprio dal sottoproletariato migrante che può nascere la nuova frontiera di resistenza alla destra, nella difficile alleanza tra le seconde generazioni razzializzate e i lavoratori poveri maggiormente colpiti dalla crisi.
Recensione a cura di Davide Galipò