DISTURBAT! ALTR! | Non smettere mai di Dubitare

È sopravvissuta, ne ho conferma oggi mentre ascolto DISTURBAT! ALTR!, disco in uscita digitale per l’etichetta ZPL in un maggio che ha già innescato l’estate. L’album propone in chiave reinterpretativa l’ultimo lavoro dei Disturbati Dalla CUiete, “La frustrazione del lunedì (e altre storie delle periferie arrugginite)” del 2012. DISTURBAT! ALTR! è il nome del collettivo di venti artisti, che disciolgono la poesia nella musica, attraverso ricerca e sperimentazione, eredi di un materiale potente e fragile lasciato libero di vivere nella scena musicale.

In foto, Alberto Dubito (1991/2012) e Sospè

I Disturbati dalla CUiete sono stati un duo, fondato da Alberto “Dubito” Feltrin, poeta e rapper di Treviso, scomparso a vent’anni nel 2012, e  Davide “Sospè” Tantulli, Dj e produttore. La loro è una storia non triste, ma cruda, un racconto della periferia degli anni zero, in cui far esplodere le proprie idee non era alla portata di tutti. La forza di questo gruppo è nei testi, superbi e rampanti, una scrittura giovane e allo stesso tempo delineata e chiara, dritta e netta, poetica e antipoetica. Una miscela infiammabile anche senza fuoco. Un dire costruito sulle citazioni raffinate, per un pubblico di lettori di poesia, un dire annientato dalla rabbia giovanile, un fare politico, un posizionamento deciso. Questo è il testimone lasciato.

Viene raccolto, dopo la scomparsa di Dubito, dal Premio Alberto Dubito di poesia con musica, manifestazione che dal 2012 tiene viva la voce del poeta, diventando negli anni il più longevo premio italiano di spoken word music. Riferimento per moltissimi artisti, accoglie in maniera eterogenea un mondo di anime che si muovono con le parole nella musica, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità, non perdendo come obiettivo il bene comune: il dire come stanno le cose, da qualsiasi angolazione e di qualsiasi materiale siano costituite.

Spin off del premio diviene il collettivo DISTURBAT! ALTR!, formato da chi con Alberto ha suonato e cantato e da chi lo ha conosciuto partecipando al premio. Lui diventa la retta trasversale, quella capace di intersecare un fascio di rette, quindi capace di accogliere parole e versi con vari generi e linguaggi musicali, dal rap alla drum and bass, dal noise alla musica d’autore, fino alla techno. E loro ridanno voce ad Alberto, attraverso questo album tributo. Undici brani, undici viaggi alla Ritorno al Futuro sulla DeLorean Dmc-12, undici come numero maestro saggio e intuitivo, undici come i giocatori di una squadra di calcio, undici come le volte che oggi ho ascoltato Come la torre di Pisa.

Le produzioni e il coordinamento artistico sono di Sospè, storico producer dei Disturbati dalla CUiete. Bonnot – producer, tra gli altri, di Assalti Frontali, M1 e General Levy – ha collaborato con il collettivo realizzando l’unico remix presente nell’album. Hanno contribuito alla realizzazione del disco Oscar Murillo, Agenzia X e Premio Dubito.

Tra i brani più meritevoli, Mastico morfemi reinterpretata da Lello Voce, rifacimento di un featuring con Alberto Dubito del 2011, Vuoti a perdere, che adesso si fregia della collaborazione con Frank Nemola, e Via da qui, reinterpretata dall’inedito duo Cerruto/Philopat. Probabilmente, per gli altri interpreti, della potenza dei testi di Alberto, quando non sono i propri, è difficile mantenere la stessa credibilità. Ad ogni modo si premia l’intento, mai spento e mantenuto dagli artisti coinvolti, di omaggiare un modo di fare poesia e musica che ha fatto scuola.

Questo ascolto mi ha insegnato che non sempre le cose tornano al loro posto, anche se provi a rimetterle in ordine. E ricordate: “Alla fine moriremo guariti come Zanzotto.”

Sono scesi in campo:

A. V. DISTURBAT! ALTR!
TESTI ALBERTO “DUBITO” FELTRIN
PRODUZIONE SOSPÈ E BONNOT
ZPL, 2024

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